CREDIAMO NEGLI ESSERI UMANI?

Il vangelo di oggi ci propone l’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci, tratto dal vangelo di Matteo (Mt 14, 13-21). Moltiplicazione ma anche, e forse soprattutto, con-divisione. Nessuno viene mandato via, “tutti mangiarono a sazietà”, ed erano circa cinquemila uomini “senza contare le donne e i bambini”. Magari tra di loro molti non si conoscevano, o erano diversi per carattere, storie di vita. Ma erano insieme. Sarà per questo che, molto semplicemente, mi vengono in mente due canzoni. Una è “Un amico in me” (sarà perché ho visto Toy Story 4 al cinema), che recita: “I tuoi problemi sono anche i miei/ e non c’è nulla che non farei per te”. Qui sotto, nella versione – oggi più commovente di ieri – cantata dall’indimenticabile Fabrizio Frizzi, che prestò la voce a Woody.

L’altra canzone che mi risuona in testa “Credo negli esseri umani” di Mengoni. Davvero oggi possiamo dire tanto al vicino di casa quanto a chi scappa dalla guerra “i tuoi problemi sono anche i miei”? O, più banalmente, “i tuoi problemi sono affari tuoi”? Crediamo negli esseri umani, o è passato di moda e bollato come buonista?
Ammetto di avere più di qualche dubbio. Anche se poi, incontrando amici e studenti che stimo e ammiro, riesco a spazzare di colpo questa mia visione a volte un po’ cupa e grigia.

 

 

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