“Torna qui! Ho detto torna subito qui!”. Marlin, pesce pagliaccio nonché padre di Nemo, non vuole che il proprio figlio si avvicini al motoscafo (ribattezzato “motoschifo” per l’occasione). Ma Nemo non ci sta: riceve un consiglio – se non un vero e proprio ordine – e fa l’opposto, venendo catturato da un sub e costringendo il padre stesso a una lunga ricerca.
All’inizio del capitolo 9 del vangelo di Luca, Gesù invia i dodici ad annunciare il regno di Dio. Con una raccomandazione: “Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi”. Un segno, certo non una dichiarazione di guerra. Basta avanzare di una cinquantina di versetti, ed ecco quello che i discepoli Giacomo e Giovanni propongono quando è Gesù a non ricevere ospitalità in un villaggio di Samaritani: “Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?”.
Un modo risolutivo, persino più violento di una scazzottata alla Bud Spencer, che gli avversari li tramortiva lasciando loro quantomeno la possibilità di ravvedersi, tra un gancio destro e una gomitata sui denti. Qui si va oltre: un bell’incendio seduta stante. Ma, più che altro, la reazione proposta non c’entra molto – anzi, nulla! – con le ultime indicazioni di Gesù. Perché in fondo, quando una regola non ci piace, abbiamo la soluzione pronta: dimenticarla.
Il vangelo di domenica 30 giugno
Lc 9, 51-62
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, egli prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
(scritto per bibbiagiovane.it)