C’è chi dice no, come canta Vasco Rossi. Pietro, 7 anni, ha detto no. Alla maestra o, più precisamente, alla domanda di un esercizio.
Una richiesta apparentemente innocua: quale scusa si inventerebbe per non andare a scuola? Ipotizziamo qualche risposta dei suoi compagni di classe: «Ho mal di pancia», «Mamma, oggi la scuola è chiusa, non te l’hanno detto?», «Voglio restare a badare il mio fratellino». Ipotizziamo anche una risposta del tipo «Non mi inventerei nulla, a me piace andare a scuola e fare i compiti», detta dall’alunna più brava. Anche Pietro è bravo, ma pure sincero: lui la scusa per non andare a scuola non la rivela perché, lo scrive con grande chiarezza, «altrimenti i miei genitori e le maestre la scoprono». Non provate a fregarlo: a Pietro, 7 anni, non gliela si fa. Capito?
Leggi anche:
«CARA MAESTRA, ASPETTO LA FELICITÀ»
CARI RAGAZZI, BUONA RICREAZIONE (E SEGUITE LA REGOLA DEL ROSPO)