NARCISO È DIVENTATO GIORNALISTA E INTERVISTA SE STESSO

«Una volta t’insegnavano a non scrivere mai in prima persona, insopportabile vezzo narcisistico. Oggi c’è perfino l’intervista a se stesso». Così, nel 2001, Curzio Maltese di Repubblica nella sua rubrica «Ventirighe» commentava un articolo di Bruno Vespa pubblicato da Panorama. Un’intervista a se stesso, per l’appunto (nel caso specifico, come suggeriva Maltese, potremmo definirlo un «Vespa a Vespa»).
Sedici anni dopo quella stroncatura, è Repubblica a uscire con una intervista a se stesso, quella del suo fondatore Eugenio Scalfari. In questo lungo intervallo di tempo mi sono passate sotto gli occhi tante altre autoconversazioni pubblicate da quotidiani e settimanali. È un giornalismo Narciso ripiegato su se stesso, che non ha voglia di osservare, capire e spiegare il mondo che c’è fuori dalla redazione. E, come se non bastasse, spaccia l’intervista a se stesso come esercizio di originalità.
In chi è fiorita la passione del giornalismo, ogni giorno nel quale è stata pubblicata una autointervista è un giorno triste.

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