UN PREMIO SPECIALE A UN AMICO SPECIALE

Mi trovavo in Argentina nel 2014 quando la revista Viva, allegata al quotidiano El Clarìn, pubblicò una conversazione con Papa Francesco. L’articolo, rimbalzato su tutti i quotidiani del mondo, era firmato da Pablo Calvo. Un signor giornalista, che nei giorni scorsi ha ricevuto un premio prestigioso (Fopea) per il giornalismo di investigazione, conquistato grazie a una recente inchiesta dal titolo “Faccia a faccia con le Farc, negli ultimi giorni di una guerra durata 54 anni”. Pablo ha documentato la vita dei guerriglieri colombiani, a pochi giorni dall’accordo di pace firmato col governo. L’inchiesta, in spagnolo, la trovate qui.

Ho il privilegio di conoscere Pablo da quando io, con un po’ di faccia tosta, lo contattai per chiedergli un favore: non si tirò indietro. Mi ha contagiato con il suo tifo per il San Lorenzo de Almagro, e finalmente l’ho incontrato alcuni mesi fa qui a Bologna. Per le strade della mia città, l’ho sentito cantare a voce alta inni per la sua squadra di calcio. Questa è un’altra storia. Quella che invece volevo raccontarvi è, semplicemente, la mia felicità per lui.

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