AVRIL LAVIGNE, LA PREGHIERA NELLA TEMPESTA (di B. Trebbi)
Vidi in concerto Avril Lavigne a Milano, nel 2008. Era all’apice della carriera, e pur non essendo esattamente del “mio genere” mi piacque un sacco,
Vidi in concerto Avril Lavigne a Milano, nel 2008. Era all’apice della carriera, e pur non essendo esattamente del “mio genere” mi piacque un sacco,
C’è chi dice no, come canta Vasco Rossi. Pietro, 7 anni, ha detto no. Alla maestra o, più precisamente, alla domanda di un esercizio.
Non so chi l’abbia scritto, ma di certo ho incrociato il suo sguardo. È una bambina di terza elementare di una scuola emiliana nella quale
Nonno Pietro, il papà di mio papà, mi manca. Ed è tutto sommato strano, visto che non l’ho mai conosciuto. Morì alcuni anni prima che
«Effatà», ossia «apriti!». È la parola che Gesù pronuncia al sordomuto al quale subito, racconta l’evangelista Marco (Mc 7, 31-37), «si aprirono gli orecchi, si
Maradona e Messi, Riquelme e Batistuta. Le loro storie, e quelle di tanti altri fuoriclasse argentini sono state al centro dell’incontro di venerdì 7 settembre