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TRACCE DI TEOLOGIA POP: MARZO 2018

Il tema del sacrificio riletto attraverso Hercules, la “Bibbia di Bob Dylan”, l’intervista a Renato Zero sulla fede. È stato un mese ricco di spunti e riflessioni, quello appena trascorso, nella ricerca della cosiddetta “teologia pop”, alla ricerca di elementi della dimensione religiosa nei prodotti della cultura contemporanea (dalle canzoni ai telefilm).

 

HERCULES, VERO DIO E VERO EROE. I “Cattonerd” si superano ancora una volta. Davvero notevole l’articolo su “Hercules”, film della Disney del 1997: “Il vero processo di divinizzazione di Ercole è quello che lo porta a dare la vita per Meg; il nostro è quello di scoprire che Qualcuno ha dato la vita per noi e desiderare ricambiarlo ed avere un cuore capace di fare altrettanto”. LEGGI L’ARTICOLO

 

RENATO ZERO: SENZA LA FEDE NON SI VA DA NESSUNA PARTE. L’artista intervistato da Effetto Notte (Tv 2000). L’articolo di Avvenire, con tanto di video, lo trovate qui: LEGGI L’ARTICOLO

 

I SEMI DEL VANGELO DOVE NON TE LI ASPETTI. Articolo di Avvenire, firmato da Mimmo Muolo, sulla Pop-Theology, a partire dal nuovo libro del vescovo di Noto Antonio Staglianò: “I testi delle canzoni, da La Buona Novella di De Andrè a Occidentali’s Kharma di Gabbani – sottolinea il vescovo -, sono pieni di riferimenti ai temi della fede, vista anche in maniera critica, che non possono lasciarci indifferenti”. LEGGI L’ARTICOLO

 

LA TEOLOGIA È POP PER SUA NATURA. Settimananews.it riprende l’articolo di Avvenire appena presentato, offre una interessante riflessione sulla teologia pop, a firma di Andrea Franzoni: «la teologia è pop per sua stessa natura e fin dai suoi esordi. Nel senso che non potrebbe esistere se non a partire dalle armature logiche e culturali prese a prestito dalla molteplici espressioni della cultura e dalla storia dell’uomo». Franzoni dà a Cesare quel che è di Cesare, riconoscendo al professore Brunetto Salvarani (autore persino di una teologia dei Simpson!) un impegno in questa direzione ormai da vent’anni. L’articolo chiude cogliendo nel segno: non è che la teologia pop stia trovando sempre più spazio anche a causa di un divorzio tra Chiesa e creatività? LEGGI L’ARTICOLO

 

BOB DYLAN Sempre su Settimananews, un articolo di Maria Teresa Pontara Pederiva sull’ultimo libro della trilogia «La Bibbia di Bob Dylan» appena scritto da Renato Giovannoli per Àncora. Dylan a volte afferma che «la fede è come una strada in cui “non ci sono altari”. Ma scrive pure Man can’t live by bread alone (l’uomo non può vivere di solo pane)». Il libro esce alla vigilia del tour del rocker americano in Italia. Ad Aprile sarà a Roma, Firenze, Mantova, Milano, Genova, Jesolo e Verona. LEGGI L’ARTICOLO

 

e dal sito lorenzogalliani.it (clicca sul titolo per leggere l’articolo)

 

La croce e lo spoiler

In cammino verso Pasqua con alcune vignette

Valerio Scanu, una canzone su Dio (ma non troppo originale)

Il vescovo che cita una canzone di Niccolò Fabi

Servono testimoni di speranza: lo dicono anche i Pokemon

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